Quando viene lasciata un’eredità è possibile che questa sia composta anche da proprietà immobiliari o quote di esse. L’iter per poter usufruire di questo valore immobiliare ereditato può essere a volte un po’ complesso, specialmente per i documenti necessari a regolarizzare il tutto.
Qui sotto cercheremo di chiarire i punti fondamentali di ciò che comporta ereditare un immobile.
Iniziamo con il descrivere i tipi di successione che esistono:
Quando più legittimari ricevono una quota in eredità, diventano comproprietari contemporaneamente. Questa situazione potrebbe presentare delle complessità durante le varie transizioni immobiliari che si pensa di intraprendere, tendenzialmente date dal fatto che non tutti gli eredi decidono di intraprendere la stessa direzione. I casi più comuni di situazioni che potrebbero verificarsi vanno dall’opposizione sulla vendita dell’immobile di almeno un erede alla richiesta di importi molto alti.
Qualsiasi sia il caso di non univocità, si dovrà ricorrere ai seguenti rimedi:
Quando si eredita un immobile, c’è una serie di passi fondamentali da seguire, con relativa documentazione annessa da produrre.
Il primo passo è l’accettazione dell’eredità. Gli eredi infatti posso scegliere se accettare o rinunciare all’eredità e ci posso essere tre tipologie di accettazione:
Una volta certificata l’accettazione dell’eredità, si può passare alla dichiarazione di successione (da perfezionare entro 12 mese dal decesso), con il quale documento gli eredi diventano ufficialmente proprietari dell’immobile ereditato e che servirà per anche per il calcolo della tassa di successione.
Entro 30 giorni dalla dichiarazione di successione, occorre presentare la voltura catastale, necessaria a dichiarare al Catasto il nuovo proprietario dell’immobile.
Oltre a seguire i passaggi e a produrre la documentazione sopracitati e a sostenere le relative imposte (di cui presenteremo successivamente un resoconto), è fondamentale fornire anche l’atto di provenienza dell’immobile, ovvero un documento che attesta la titolarità del diritto reale sul bene immobile con cui il proprietario precedente ne è entrato in possesso.
Per evitare attività speculative, le normative prevedono una tassa sulla plusvalenza per gli immobili rivenduti entro i 5 anni dall’acquisto a carico del venditore. In caso di successione, però, questa regola non si applica ed è possibile quindi vendere l’immobile ereditato subito dopo aver completato l’iter descritto.
Vista la quantità e la complessità dei passaggi e della documentazione da produrre, Casa Comune ti aiuta a semplificare l’iter per permetterti di non saltare alcuna fase e di regolarizzare il tutto nel migliore dei modi e nei tempi più brevi possibili.
Grazie alla nostra esperienza e agli specialisti del settore, possiamo fornirti tutto il supporto necessario e accompagnarti per tutto il percorso fino alla vendita del tuo immobile ereditato.