Quando si parla di agenti immobiliari non è sempre chiaro per il cliente quali siano le sue competenze, e quali le sue responsabilità.
Il mercato immobiliare in Italia è gestito per circa il 67% dalle agenzie immobiliari ma le persone in genere hanno la percezione che quasi la totalità del mercato sia in mano agli agenti immobiliari.
Il mercato quindi non è saturo, ma ci sono ancora fette di mercato che possono essere acquisite dalla agenzie immobiliari.
Il limite che attualmente impedisce agli agenti di essere ancora più presenti, è forse da attribuire al retaggio di un passato dove la categoria poteva fare di più e meglio per dimostrare la propria professionalità.
Oggi anche i giovani agenti immobiliari hanno un grado di preparazione tecnica molto alta.
La differenza la si ottiene quando l’agente immobiliare mette insieme qualità tecniche, tempismo, strumenti innovativi di comunicazione, lungimiranza, e soprattutto empatia con i propri clienti.
L’esperienza è senza dubbio un valore aggiunto, perché permette di evitare sbagli, prevedere il risultato e i tempi di realizzazione di una vendita. Inoltre la capacità di comprensione delle dinamiche umane che si è affinata nel tempo consente di scegliere con quali clienti è opportuno approcciarsi per il successo di una vendita.
Non è una questione del marchio che si ha sull’insegna, ma della persona che gestisce quell’azienda di mediazione. Per il pubblico sembra che il mercato sia dominato dalle catene di agenzie in franchising, ma anche qui la percezione è errata. In realtà oltre l’80% delle agenzie immobiliari in Italia non appartengono a queste catene.
Come riconoscere un buon agente immobiliare? Da tante cose.
Guardate la sua vetrina, se è curata, pulita, illuminata, se ha proposte sempre nuove. Leggete le sue inserzioni, verificate che i testi siano chiari e raccontino di più della semplice descrizione tecnica dell’immobile. Visitate il suo sito internet, leggete le recensioni, guardate le foto dei suoi immobili e la foto della sua persona. Chiedete in giro informazioni per sapere se ci si può fidare delle persone che lavorano all’interno dell’agenzia. Parlate ai suoi collaboratori cercando di avvertire che clima di lavoro c’è all’interno. Parlate con il professionisti, anche solo per chiedere semplici informazioni così da avere un impressione sulle sue doti umane e professionali. E poi, se siete convinti, mettetelo alla prova incaricandolo di provvedere a quanto è necessario per soddisfarvi.
Non cadete nei pregiudizi. Sappiate che un agente immobiliare è obbligato dalla legge a rivelarvi tutto ciò che è a sua conoscenza rispetto all’affare che sta trattando, mantenendo ovviamente il riserbo sulle informazioni personali riguardanti la privacy. Ricordate che l’agente immobiliare ha diritto ad essere pagato quando l’affare si è concluso e cioè quando ogni vincolo è stato superato per la sua conclusione. Questo può avvenire all’accettazione della proposta di acquisto, al preliminare di compravendita, o al rogito. Tutto dipende dalla situazione. Molti pensano che se non si rogita l’immobile l’agente non ha diritto alla provvigione, che è poi il suo compenso, ma questo è errato. A volte può succedere che l’acquirente o il venditore siano costretti a non proseguire nella trattativa o rinuncino a concludere la compravendita, ma di questo l’agente non è responsabile, per cui ha diritto ad essere pagato perché ha svolto la sua funzione che è quella di aver raggiunto un accordo scritto con proposta o preliminare senza vincoli.
L’agente immobiliare ha una funzione sociale: fa incontrare le persone e le fa accordare. E’ un po’ come il sale per la terra.